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Visualizzazione dei post da 2017

Se non cado, non esisto

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Oggi la Vibrissa ha captato l'energia della perseveranza . Cielo, quanto mi fa bene restare in ascolto su quella panchina! "Se pensate che mettendovi tutti contro di me io smetterò, vi sbagliate di grosso. Non saranno le cadute , neanche quelle più dolorose, quelle più traumatiche e devastanti, a fermarmi. La gravità, inesorabile e invincibile, mi trascinerà con il culo per terra, quando sarò fortunata; in caso contrario, potrà persino farmi sbattere la faccia. Starò con gli occhi a due centimetri dall'asfalto duro, freddo, ruvido, come mi è già accaduto. Resterò immobile per qualche istante e mi verrà da piangere, disperata; mi sentirò debole, senza forze, non troverò un motivo per sollevarmi. Sentirò davvero di aver toccato il fondo; urlerò, immobile ed inamovibile, che non ne posso più. Però poi passerà. Sì, mi conosco: arriverà di nuovo, timida, la forza di reagire. Concentrerò le mie energie per alzarmi , per muovere i muscoli del corpo e gli occhi in direz

'La vita sessuale della donna brutta' di C. Tajes

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Avanti, siamo sinceri: a chi piace immaginare la vita sessuale di una donna brutta ? Cercavo un modo per ricominciare a leggere, dopo aver acquistato decine di libri ed averne aperti e subito dopo chiusi altrettanti. Cercavo anche un modo per sopravvivere al grigiore dell'autunno, semplicemente aggrappandomi ad una motivazione che, nelle ore di riposo, mi tenesse incollata al divano, sotto una coperta calda, con il gatto raggomitolato sulle mie gambe ed un tè caldo tra le mani. Ed ecco che mi è balzato agli occhi, tra le copertine a poco prezzo buttate alla rinfusa nel cesto della mia bancarella preferita, questo titolo accattivante, che prometteva pagine interessanti.  Le pagine sono state completamente all'altezza delle aspettative.  La donna racconta delle proprie, inaspettatamente numerose, esperienze con l'altro sesso, presentandole come uno studio condotto in prima persona per poterne poi trarre delle conclusioni. Mi ha fatto procedere tra le pagine a col

La presunzione

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- Cosa ha captato oggi la tua vibrissa? - Una dose massiccia di presunzione. - Cosa intendi? - Mi riferisco a quando qualcuno si sente migliore di tutti gli altri, unico custode del sapere, unico divulgatore del verbo, unico esempio di vita degna di essere vissuta. - E cosa ne hai ricavato, da questa oscillazione? - Una sola visione: il modo in cui scoppiano le guerre. Le mille oscillazioni di Vibrissa

Le mille oscillazioni di Vibrissa - Incipit

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Si può essere empatici con se stessi? Avete presente quando vi viene da piangere se una persona piange? Avete presente quando vi mettete nei panni di qualcuno per capire fino in fondo come si sente? Bene, quella è l' empatia . Ma oggi ho provato qualcosa che va oltre. Forse è difficile da comprendere perché suona strano, eppure oggi ho provato empatia nei confronti di me stessa. Praticamente mentre guidavo e intonavo una canzone, mi sono resa conto che, in fondo, mi sentivo f elice. Accidenti, che bella sensazione che ho provato. Mi si è accapponata la pelle e mi è sfuggito, incontrollato ed incontrollabile, un singhiozzo di gioia, come quando da bambina scoprivo che Babbo Natale aveva lasciato sotto l'albero proprio quello che gli avevo chiesto. Mi sentivo gli occhi brillare e stavo sorridendo. In altre parole, ero felice di essere felice. Quindi, se esistono la meta-memoria ed il meta-apprendimento, perché non dovrebbe esistere la meta-felicità ? Non sar

Un diario per dire Grazie

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In cerca di una svolta : la svolta interiore. Oggi ho cominciato il mio diario della gratitudine . Non è detto che un libro vada semplicemente letto: potrebbe aver bisogno del contributo della nostra penna. Chi di noi non ha mai scritto un diario? Pensieri, emozioni, paure, esperienze impressi su carta ci hanno accompagnato ad un certo punto della nostra vita, divenendo immortali e mettendo ordine dentro di noi. Anche io scrivevo un diario , con il "pennone" fatto di diversi i nchiostri colorati. E scrivere è un'abitudine, un bisogno, un piacere che non mi ha mai abbandonato. Oggi ritorno al diario , un diario speciale. Mi servirà a tenere a mente tutto ciò che di positivo, bello, buono, colorato, sorridente, solare, vitale è dentro di me e intorno a me. Voglio che tutto questo si impossessi di me e della mia vita. Parto da qui!

'C'è sempre tempo per svegliarsi' di R. Simeoni

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Un danza tra Napoli e Il Cairo ci fa assaporare un mix perfetto di culture ed identià. La recensione su Terre di Campania

Incontri in Babele

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"Se dovessi rispondere adesso alla domanda di mio marito del perché Dio abbia confuso le lingue per non far comprendere più gli uomini tra loro, saprei esattamente cosa dire. Dio ha confuso le lingue per dare la possibilità agli uomini di progredire di cercarsi, di evolversi e di crescere. [...] mio Mohammed, Dio ha dato la possibilità agli uomini di diventare grandi, Dio ha fatto in modo che io e te potessimo conoscerci, parlando lingue diverse, pensando cose diverse, sentendo cose diverse, Dio ci ha concesso la facoltà di cercarci sempre, nella nostra discrasia, di riscoprirci e amarci sempre proprio perché spesso estranei, stranieri, intellegibili l'uno all'altro."   Aziza Isma’il (Rita Simeoni), 'C’è sempre tempo per svegliarsi'.

'Nel giardino dell'orco' di L. Slimani

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Ho visto la copertina e mi è sembrato un romanzo erotico.  Ho letto la trama e mi è sembrato un romanzo erotico. Mi sono immersa nelle prime pagine e mi è sembrato un romanzo erotico. Un incipit diretto, crudo, che non lascia spazio all'immaginazione. Tuttavia, lo stile narrativo è da subito apparso agli antipodi di tale genere letterario: frasi brevissime, spezzettate, spesso senza verbo. Troppo aride per un erotico. Un abuso della parola "sesso" per riferirsi ai genitali.  Tempo verbale al presente, come qualcosa che si ripropone, si ripete, rivive, allo stesso modo in cui si ripresenta il comportamento compulsivo della protagonista. Alcuni aspetti della storia mi hanno davvero irritato: il modo in cui Adèle si rapporta al marito, come se non esistesse; il modo in cui il marito sembra completamente cieco alla realtà parallela che non vuole vedere; il modo in cui Adèle tratta il suo corpo, portandolo all'estremo, provandolo, torturandolo , annientando qua

I giovani e la ricerca

Su  Terre di Campania  parliamo del bello della nostra regione. Ecco perché ci occupiamo anche delle ricerche svolte negli Atenei campani. Qui spieghiamo la ricerca della Dott.ssa Laura Sagliano, del Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli". I giovani e la ricerca. La tDCS, la ricerca della Dottoressa Sagliano . La ricerca è di tutti: avviciniamoci a questo mondo che sembra lontano e sconosciuto.

'Un treno pieno di vento' di Rae Meadows

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Ogni tanto mi godo il piacere di setacciare i banchi impolverati dei mercatini all'aperto, alla ricerca di trofei, meglio se sconosciuti, a basso prezzo. Cercando cercando, ho imparato, però, a prestare sempre una certa attenzione alla casa editrice: in questo caso, ho interpretato la scritta "Rizzoli" in fondo alla copertina come sinonimo di una certa garanzia (nonostante il refuso di Una piccola storia ignobile , che, mio malgrado, difficilmente riuscirò a dimenticare!). La trama, letta come sempre distrattamente, mi era parsa interessante: delineava, come suggerito dal titolo, uno scenario di bambini , orfani o in condizioni disagiate, trasferiti dalla New York dei primi del Novecento verso fattorie dislocate nel resto degli Stati Uniti, su lunghi treni pieni di visini impauriti.  Molto più attinente alla storia, posso affermare alla fine del romanzo, il titolo originale: Mothers and daughters . Intenso, ineluttabile, unico e sempre diverso appare, infatti

'Le ho mai raccontato del vento del Nord' di Daniel Glattauer

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Trovato nelle promozioni in libreria, non mi ero lasciata intimidire dal titolo non molto convincente (e tanto simile a L'eco lontana delle onde del Nord , con cui non ha nulla in comune): la trama, al contrario, mi aveva davvero incuriosita. In effetti, ritengo che il titolo non sia abbastanza evocativo. Ciò che riguarda il Nord, però, lo devo ammettere, mi piace. Ad ogni modo, questo è stato un vero record: un libro letto in soli due giorni (ovviamente, due giorni di lavoro full-time affiancato alla dura vita da pendolare). Veniamo al dunque: un uomo e una donna cominciano, per caso, a scambiarsi e-mail e continuano a farlo, per scelta. Il resto bisogna leggerlo per capire quanto le pagine siano ipnotiche e totalizzanti, esattamente come la dinamica che si stabilisce tra Emmi e Leo , la quale condiziona l'andamento della quotidianità ed influisce su tutte le sfere della loro vita. Un diversivo dalla realtà, dunque, questo gioco: lei che cerca di evadere da

'Sono contrario alle emozioni' di Diego De Silva

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Quasi quasi ci prendo gusto ad accettare i libri in prestito. Come per  Non è la fine del mondo , anche l'avvicinamento al geniale De Silva mi è stato caldamente suggerito, enfatizzato da un vivido entusiasmo. Il volumetto è giunto a me dopo una distensiva chiacchierata di confronto su libri letti e da leggere. Quanto può rendermi felice una tale conversazione? Impossibile quantificare. Avevo già in libreria "Non avevo capito niente ", ma qualche anno fa i monologhi dell' avvocato Vincenzo Malinconico , a dire il vero, un po' mi annoiavano. Blasfemia? Sicuramente quelli di De Silva costituiscono una tipologia di romanzo molto diversa da ciò che leggo di solito (narrazioni classicamente intese, seppur con le varianti del caso). Piccoli capitoli con titoli assai evocativi si suss eguono, presentando un'alternanza di monologhi, lotte conversazionali con se stesso, dialoghi con lo strizzacervelli e brevi accenni a vicende relative alla sfera re

'Non è la fine del mondo' di Alessia Gazzola

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Mi piace molto quando qualcuno mi consiglia un libro.  La gioia della condivisione è contagiosa. E poi un libro rispecchia sempre una sfumatura della persona che lo ha scelto: è come se potesse aiutarci a conoscere meglio quella persona. Senza cadere in ulteriori divagazioni, è facile intuire che questo romanzo mi è stato prestato; e questo è stato di certo un modo per sfatare la mia rigidissima convinzione secondo la quale non posso leggere un libro se non è di mia proprietà. E' che mi infastidisce non poterlo fare mio: sottolineare, piegare i lembi della pagine, prendere appunti, renderlo un prolungamento del mio corpo. Eppure non ho potuto rifiutare. "Non sarà la fine del mondo", ho pensato (in maniera involontariamente assai pertinente), accettando lusingata l'invito, al candido: «La protagonista assomiglia tanto a te!». Comincio a leggere e capisco di trovarmi di fronte ad una favola moderna . Non mi dispiace affatto, in questo momento.  Effettivament

Perchè Libro vuol dire Libero?

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Perché un libro libera la mente : favorisce la conoscenza, affina le capacità critiche, promuove la diffusione di pensieri e di idee. Perché un libro libera la fantasia : è un viaggio in mondi lontani nel tempo e nello spazio, eppure raggiungibili in qualsiasi momento.   Perché un libro libera il corpo : durante la lettura, dona rilassatezza alle membra. Ecco, quindi, lo scopo del blog: solleticare l'immaginazione attraverso i racconti e condividere le emozioni suscitate da libri che rapiscono la mente.

Chi sono

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Qualche riga su di me… Mi chiamo Enza Graziano e sono irpina. Sono Psicologa e Dottore di Ricerca in Scienze della Mente. Al di là della formazione e del lavoro, c'è qualcosa nella mia vita che mi fa volare in alto, oltre i confini della realtà: leggere e scrivere. Ecco perché Libro vuol dire Libero. Se anche voi amate leggere, perdetevi nei miei post: vi imbatterete in racconti che nascono dalla vita quotidiana e sarete incuriositi da ciò che le pagine di un libro possono suscitare.

Signori si nasce

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Cantine aperte : ma che bella iniziativa! Vado con gli amici a visitare la più antica cantina irpina.  Sotto un vivido sole di maggio che mette a dura prova le capacità attentive, ascoltiamo incuriositi un po' di storia.  Il gruppo di visitatori è rivolto, compatto, verso l'oratore. Ma due note stonate si impongono alla mia vista. Una donna, sulla cinquantina, seduta sul muretto, con le ginocchia tirate al petto e grandi occhiali neri, rivolge il viso al sole; ha i lobi adornati da due grandi orecchini dorati e sfoggia un abbigliamento che, a primo impatto, appare curato. Subito davanti a lei, un bambino, di circa otto anni, con riccioletti biondini a caschetto, fotocopiando l'atteggiamento alternativo della donna, siede con la medesima postura. Finalmente il gruppo gode di un po' di frescura nel proseguire il percorso all'interno della cantina umida; segue le spiegazioni della guida che intanto continua ad illustrare storia, luoghi, strumenti e produzione