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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Perle e rossetto

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Esco dalla scena tra applausi composti, melodici e sincronizzati; mi rifugio nel camerino angusto ed accogliente. Vengo assalita dal mio stesso profumo, da una rilassante luce soffusa, da un caloroso disordine.  Metto via la parrucca bionda e con le punte dei piedi stacco le scomodissime scarpe dai talloni, una alla volta, lanciandole alla rinfusa. Mi siedo alla grande specchiera e accendo lampadine accecanti, pronta ad afferrare il latte detergente, il quale profumato sgorga dal flacone e si schianta contro un morbido disco di spugna.  Tolgo via la maschera di trucco che copre gli occhi, le sopracciglia, le gote, le labbra. Sono ricordi nitidi di una gioventù rincorsa, quando ero una stella fulgida, brillante; quando ero circondata da persone che mi seguivano come i girasoli si rivolgono al sole; quando di fronte a me si stagliavano migliaia di volti indistinguibili nella penombra del teatro, che seguivano ogni mossa ed ogni parola con la bocca aperta da cui trapela