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Visualizzazione dei post con l'etichetta Io Leggo

'Il cuore coraggioso di Irena' di D. Palumbo

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E il dolore dell'impotenza, ma anche dell'amore, lo vedevo io stessa anche negli occhi disperati di quelle madri che mi consegnavano i loro figli. Una bambina salvata, da adulta mi ha detto un giorno: <<Irena, le vere eroine della guerra sono state le madri come la mia. Le madri che hanno affidato i loro figli a degli estranei pur di avere una sola, piccola, infinitesimale speranza di salvarli>>. 'Il cuore coraggioso di Irena', di D. # Palumbo ( # ElectaYoung ), è una storia da brividi: quella di un'infermiera polacca, Irena Sendler, che ha salvato 2500 # bambini dal # ghetto ebraico di # Varsavia , durante la Seconda Guerra Mondiale. La storia viene raccontata da chi, mano nella mano con quella dolce, coraggiosa mamma, è passato attraverso le fogne per rincorrere un briciolo di speranza di sopravvivere. Gli occhi di quel bambino alternano al racconto la lettura delle pagine del diario di Irena. E' un incontro tra il passato ed il...

'La perfezione non è di questo mondo' di D. Mattalia

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Il dolore non giustifica la villania. Questo è solo uno dei saggi pensieri di un attempato gentiluomo, docente di filosofia in pensione, la cui vita si intreccia con quella di altri personaggi puliti, nitidi, riscoprendo il piacere degli incontri # intergenerazionali . Un titolo paradossalmente perfetto, che evidenzia la bellezza delle imperfezioni, abitanti della realtà; una realtà che a volte diventa sfumata, opinabile e soggettiva, ma non per questo meno forte, intensa e d incisiva. E poi # Torino , quella del parco del Valentino, dei lughi portici, dei # murazzi e anche delle # Molinette . Perché la vita è imperfetta. Una lettura scorrevole, semplice, diretta ma emozionante ed estremamente coinvolgente. Consigliatissimo! # librovuoldirelibero # ioleggo # romanzo # mattalia # feltrinelli

'L'amante' di M. Duras

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La stessa differenza separa la signora e la ragazza con il cappello dall'altra gente del posto. Entrambe guardano i viali dei lungofiume, entrambe sono isolate, sole come regine. Il loro errore è davanti agli occhi di tutti. Entrambe sono votate al discredito per la natura del corpo che hanno, accarezzato dagli amanti, baciato dalle loro bocche, abbandonato all'infamia di un piacere che fa morire, si dice, morire di quella misteriosa morte che colpisce gli amanti senza amore . Una storia d'amore non convenzionale è quella che trapela dalle righe: lei, fredda adolescente francese cresciuta in una famiglia dove sembra difficile difendersi dal dolore, incontra un ricco cinese, più grande d'età, dai modi cavallereschi di altri tempi e di altri ranghi. La # follia emerge chiara da tutte le pagine: a partire dalla descrizione della madre, passando per un fratello scellerato, fino a giungere ad una follia più latente, padrona della ragazza stessa. Quella ...

'Musica' di Y. Mishima

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Ho spesso pensato che il corpo di una donna somigli a una metropoli di notte, traboccante di luci. [...] La figura di Reiko distesa davanti ai miei occhi mi appariva prorpio così, una metropoli notturna dove si nascondevano vizi e virtù. Gli uomini, uno a uno, tentavano di perlustrarla, ma non riuscivano mai a penetrare nei suoi angoli più remoti, dove si nascondeva il suo vero segreto. Ogni tanto bisogna tornare alle origini: quando mi sono iscritta all'università, era la # psicoanalisi il mio amore (o almeno così credevo). Perciò, questo bel caso clinico romanzato ha rispolverato le radici della mia formazione, che a volte accantono o addirittura dimentico. A tratti molto tecnico, può risultare impegnativo in alcuni passaggi, per i non addetti al settore. Ma le interpretazioni della mente umana sono sempre così affascinanti, a maggior ragione se si tratta della mente di una # donna . Ha contribuito a tenere alta la mia attenzione l'ambientazione # giappones...

'La ragazza del treno' di P. Hawkins

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Certi libri non riesci a chiuderli prima di essere arrivato all'ultima pagina. So che è l'effetto che "La ragazza del treno" ha avuto per molte persone, ragione del suo successo. La cosa strana è che n on mi ha particolarmente emozionato, come è successo, ad esempio, con "Magari domani resto" di # Marone . Non mi ha particolarmente sconvolto, come accade con # Ammaniti e non ho riscontrato uno stile linguistico particolarmente impressionante, come mi è successo con # Torregrossa . Eppure ero lì, a continuare a leggere, anche quando il sonno mi chiudeva gli occhi, anche quando il viaggio da pendolare era finito; ed ero lì, a continuare a pensare ai personaggi ed alle vicende, anche quando avevo chiuso il libro. Una storia estremamente coivolgente , che tiene letteralmente incollati sulle pagine, le quali scorrono veloci e senza fatica. Una storia raccontata da occhi femminili, che narrano in prima persona.  Forse sarà stata anche la st...

Adele

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E con lei, anche un monologo teatrale si trasforma nella piacevole lettura di un momento. Mi ci ha trascinato "la mia" #Torregrossa . E il nome così bello, Adele. E questa copertina di un rosa accecante. Mi sono seduta comoda sul divano e mi sono ritrovata in platea, rapita da una scenografia semplice, a pendere dalle labbra di questa donna che, accompagnandosi con gesti femminili ed eloquenti, mi ha condotto in un viaggio sul palco tra presente e passato.

'L'assaggiatrice' di G. Torregrossa

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"Mi sto accorgendo che il mondo gira attorno al sesso, e credo anche di aver capito che se sai usarlo bene da schiava puoi diventare padrona."  Io, di questo libro, ho sentito l'odore. Anche se addosso portavo fumo, arrosto, sole, cibo, corse, stanchezza della doverosa gita fuori porta di Pasquetta. E dopo averlo aperto, l'ho divorato. Ho persino tralasciato i doveri di casa per evitare di fermarmi: seduta di spalle al balcone, con la luce fitta di un pomeriggio primaverile a picco sulle righe ed i piedi sollevati sul letto.  Voglio fare, per certi versi, come # Anciluzza : lasciarmi trasportare dallo # scirocco caldo che investe la Sicilia, ripararmi dal calore in un retrobottega che risveglia i sensi, incidere indelebilmente nella mente e nelle mani le succulente # ricette della tradizione. Per ogni ricetta, una vicenda; per ogni sapore, una sensazione; costante il parallelismo gusto/sensualità. In una sola # donna , si mescolano, alternando...

'La vita sessuale della donna brutta' di C. Tajes

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Avanti, siamo sinceri: a chi piace immaginare la vita sessuale di una donna brutta ? Cercavo un modo per ricominciare a leggere, dopo aver acquistato decine di libri ed averne aperti e subito dopo chiusi altrettanti. Cercavo anche un modo per sopravvivere al grigiore dell'autunno, semplicemente aggrappandomi ad una motivazione che, nelle ore di riposo, mi tenesse incollata al divano, sotto una coperta calda, con il gatto raggomitolato sulle mie gambe ed un tè caldo tra le mani. Ed ecco che mi è balzato agli occhi, tra le copertine a poco prezzo buttate alla rinfusa nel cesto della mia bancarella preferita, questo titolo accattivante, che prometteva pagine interessanti.  Le pagine sono state completamente all'altezza delle aspettative.  La donna racconta delle proprie, inaspettatamente numerose, esperienze con l'altro sesso, presentandole come uno studio condotto in prima persona per poterne poi trarre delle conclusioni. Mi ha fatto procedere tra le pagine a col...

Un diario per dire Grazie

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In cerca di una svolta : la svolta interiore. Oggi ho cominciato il mio diario della gratitudine . Non è detto che un libro vada semplicemente letto: potrebbe aver bisogno del contributo della nostra penna. Chi di noi non ha mai scritto un diario? Pensieri, emozioni, paure, esperienze impressi su carta ci hanno accompagnato ad un certo punto della nostra vita, divenendo immortali e mettendo ordine dentro di noi. Anche io scrivevo un diario , con il "pennone" fatto di diversi i nchiostri colorati. E scrivere è un'abitudine, un bisogno, un piacere che non mi ha mai abbandonato. Oggi ritorno al diario , un diario speciale. Mi servirà a tenere a mente tutto ciò che di positivo, bello, buono, colorato, sorridente, solare, vitale è dentro di me e intorno a me. Voglio che tutto questo si impossessi di me e della mia vita. Parto da qui!

'C'è sempre tempo per svegliarsi' di R. Simeoni

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Un danza tra Napoli e Il Cairo ci fa assaporare un mix perfetto di culture ed identià. La recensione su Terre di Campania

Incontri in Babele

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"Se dovessi rispondere adesso alla domanda di mio marito del perché Dio abbia confuso le lingue per non far comprendere più gli uomini tra loro, saprei esattamente cosa dire. Dio ha confuso le lingue per dare la possibilità agli uomini di progredire di cercarsi, di evolversi e di crescere. [...] mio Mohammed, Dio ha dato la possibilità agli uomini di diventare grandi, Dio ha fatto in modo che io e te potessimo conoscerci, parlando lingue diverse, pensando cose diverse, sentendo cose diverse, Dio ci ha concesso la facoltà di cercarci sempre, nella nostra discrasia, di riscoprirci e amarci sempre proprio perché spesso estranei, stranieri, intellegibili l'uno all'altro."   Aziza Isma’il (Rita Simeoni), 'C’è sempre tempo per svegliarsi'.

'Nel giardino dell'orco' di L. Slimani

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Ho visto la copertina e mi è sembrato un romanzo erotico.  Ho letto la trama e mi è sembrato un romanzo erotico. Mi sono immersa nelle prime pagine e mi è sembrato un romanzo erotico. Un incipit diretto, crudo, che non lascia spazio all'immaginazione. Tuttavia, lo stile narrativo è da subito apparso agli antipodi di tale genere letterario: frasi brevissime, spezzettate, spesso senza verbo. Troppo aride per un erotico. Un abuso della parola "sesso" per riferirsi ai genitali.  Tempo verbale al presente, come qualcosa che si ripropone, si ripete, rivive, allo stesso modo in cui si ripresenta il comportamento compulsivo della protagonista. Alcuni aspetti della storia mi hanno davvero irritato: il modo in cui Adèle si rapporta al marito, come se non esistesse; il modo in cui il marito sembra completamente cieco alla realtà parallela che non vuole vedere; il modo in cui Adèle tratta il suo corpo, portandolo all'estremo, provandolo, torturandolo , annientando qua...

'Un treno pieno di vento' di Rae Meadows

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Ogni tanto mi godo il piacere di setacciare i banchi impolverati dei mercatini all'aperto, alla ricerca di trofei, meglio se sconosciuti, a basso prezzo. Cercando cercando, ho imparato, però, a prestare sempre una certa attenzione alla casa editrice: in questo caso, ho interpretato la scritta "Rizzoli" in fondo alla copertina come sinonimo di una certa garanzia (nonostante il refuso di Una piccola storia ignobile , che, mio malgrado, difficilmente riuscirò a dimenticare!). La trama, letta come sempre distrattamente, mi era parsa interessante: delineava, come suggerito dal titolo, uno scenario di bambini , orfani o in condizioni disagiate, trasferiti dalla New York dei primi del Novecento verso fattorie dislocate nel resto degli Stati Uniti, su lunghi treni pieni di visini impauriti.  Molto più attinente alla storia, posso affermare alla fine del romanzo, il titolo originale: Mothers and daughters . Intenso, ineluttabile, unico e sempre diverso appare, infatti...

'Le ho mai raccontato del vento del Nord' di Daniel Glattauer

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Trovato nelle promozioni in libreria, non mi ero lasciata intimidire dal titolo non molto convincente (e tanto simile a L'eco lontana delle onde del Nord , con cui non ha nulla in comune): la trama, al contrario, mi aveva davvero incuriosita. In effetti, ritengo che il titolo non sia abbastanza evocativo. Ciò che riguarda il Nord, però, lo devo ammettere, mi piace. Ad ogni modo, questo è stato un vero record: un libro letto in soli due giorni (ovviamente, due giorni di lavoro full-time affiancato alla dura vita da pendolare). Veniamo al dunque: un uomo e una donna cominciano, per caso, a scambiarsi e-mail e continuano a farlo, per scelta. Il resto bisogna leggerlo per capire quanto le pagine siano ipnotiche e totalizzanti, esattamente come la dinamica che si stabilisce tra Emmi e Leo , la quale condiziona l'andamento della quotidianità ed influisce su tutte le sfere della loro vita. Un diversivo dalla realtà, dunque, questo gioco: lei che cerca di evadere da ...

'Sono contrario alle emozioni' di Diego De Silva

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Quasi quasi ci prendo gusto ad accettare i libri in prestito. Come per  Non è la fine del mondo , anche l'avvicinamento al geniale De Silva mi è stato caldamente suggerito, enfatizzato da un vivido entusiasmo. Il volumetto è giunto a me dopo una distensiva chiacchierata di confronto su libri letti e da leggere. Quanto può rendermi felice una tale conversazione? Impossibile quantificare. Avevo già in libreria "Non avevo capito niente ", ma qualche anno fa i monologhi dell' avvocato Vincenzo Malinconico , a dire il vero, un po' mi annoiavano. Blasfemia? Sicuramente quelli di De Silva costituiscono una tipologia di romanzo molto diversa da ciò che leggo di solito (narrazioni classicamente intese, seppur con le varianti del caso). Piccoli capitoli con titoli assai evocativi si suss eguono, presentando un'alternanza di monologhi, lotte conversazionali con se stesso, dialoghi con lo strizzacervelli e brevi accenni a vicende relative alla sfera re...

'Non è la fine del mondo' di Alessia Gazzola

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Mi piace molto quando qualcuno mi consiglia un libro.  La gioia della condivisione è contagiosa. E poi un libro rispecchia sempre una sfumatura della persona che lo ha scelto: è come se potesse aiutarci a conoscere meglio quella persona. Senza cadere in ulteriori divagazioni, è facile intuire che questo romanzo mi è stato prestato; e questo è stato di certo un modo per sfatare la mia rigidissima convinzione secondo la quale non posso leggere un libro se non è di mia proprietà. E' che mi infastidisce non poterlo fare mio: sottolineare, piegare i lembi della pagine, prendere appunti, renderlo un prolungamento del mio corpo. Eppure non ho potuto rifiutare. "Non sarà la fine del mondo", ho pensato (in maniera involontariamente assai pertinente), accettando lusingata l'invito, al candido: «La protagonista assomiglia tanto a te!». Comincio a leggere e capisco di trovarmi di fronte ad una favola moderna . Non mi dispiace affatto, in questo momento.  Effettivament...

'Mi sa che fuori è primavera' di Concita De Gregorio

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Non avrei potuto rimanere indifferente a questo titolo, dato che da anni seguo assiduamente Chi l'ha visto .  Il programma, naturalmente, ha poco di romanzato. I parenti delle persone scomparse sono visibilmente sofferenti, dilaniati, disperati; ma tali emozioni convivono con lo stampo giornalistico-d'inchiesta della trasmissione solo in quanto difficilmente dissimulabili durante le ricostruzioni dei fatti, nelle testimonianze, negli appelli. Tutta l'emozione associata alla perdita di due figlie che sia intelleggibile, comprensibile, contenibile, sopportabile, afferrabile, immaginabile, ti assale, al contrario, fin dall'apertura del libro. Due figlie, due gemelle di sei anni, di cui non si ha più alcuna notizia.  Irina è una em shakula , una thakla , una vilomah , una charokammenos , ovvero una madre che perde un figlio , come è possibile indicare, rispettivamente in ebraico, in arabo, in sanscrito ed in greco moderno. Non esiste una parola corrispondente nelle...

'Il buio oltre la siepe' di Harper Lee

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Ho sentito parlare molto di questo romanzo.  Quando Harper Lee è venuta a mancare mi sono imbattuta in un breve servizio al telegiornale, di cui ricordo soltanto il fotogramma di un affascinante Gregory Peck sotto il tipico porticato di una casa statunitense. Il volume era già nella lista di titoli in cui a breve mi sarei immersa.  Ma che grande sopresa che è stato questo meraviglioso romanzo. Sapevo che trattasse di discriminazione e così credevo, erroneamente, che avrei letto una storia pesante, difficile da seguire. Mi sbagliavo completamente. Sono gli occhi di bambina a raccontare il tutto; gli occhi di una bambina impertinente, sveglia ed intelligente, Scout, che fa coppia fissa con il fratello, Jem.  E' stato proprio il modo innocente e semplice di raccontare fatti così dolorosi a farmi innamorare.  E' un racconto da cui si può facilmente trarre spunto per approfondire delle vicende: le conseguenze della guerra di secessione, la difficoltà di ri...