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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

Berta non filava

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Berta non filava affatto. Aveva filato solo quando, ancora fanciulla dalle dita morbidose e doppie, costringeva sua madre a portarla al "ristorante dei piccoli", quel luogo che ai suoi occhi appariva una dimensione a misura di bimbo, dove regnavano urla, giochi e creatività. Ecco, lì aveva imparato a filare, alla scuola materna. Ma il fuso era stato accantonato poco dopo, nell'umidità della cantina. Man mano che cresceva il suo corpo, si facevano strada nei suoi occhi vispi la curiosità, la voglia di guardarsi intorno, di scoprire il mondo, di avventurarsi per contrade mai viste, spinta dalla sola forza delle ginocchia sbucciate ed accompagnata dal suono dell'allegro campanello della bicicletta. Leggeri vestiti al vento, sottili sandali consumati dalle corse, pelle scurita dal sole e dalla polvere di terra arsa. Borsetta di cuoio a tracolla, e via. Da allora erano passati anni e Berta si era trasformata in una donna in carriera. Tailleur, capelli t

Nuda verità

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Chissà quale sarà la sua reazione di fronte alla mia nudità - pensavo costantemente. Quando mi spoglierò del trucco che mi copre la pelle, mi contorna gli occhi, mi colora le labbra, mi profuma la faccia. Quando la fragranza vaporizzata sul mio collo sarà svanita nell'aria, negli abbracci e nei contatti, nel sudore impercettibile e nei pori assetati. Quando i vestiti accuratamente scelti per valorizzare alcuni aspetti del corpo e mascherarne altri, saranno scivolati lungo i fianchi imperfetti e, carezzando le gambe lunghe, si saranno adagiati sul pavimento lucido. Chissà quale effetto gli farà la mia nudità interiore, quella impalpabile, quella invisibile, intoccabile, ma captabile.  Quella nudità regnante nel silenzio di sguardi tra due persone sole, che ora non possono più nascondersi. Non possono più celarsi alla luce abbagliante dei raggi del sole; non possono più modificarsi tra il rumore della gente; non possono più mimetizzarsi tra le risa degli amici.