Occhi di gatta
Mi guardi con gli occhi penetranti, ti adagi paziente
accanto a me in attesa di sentire il calore di una carezza, l’attenzione di
un’occhiata fugace, la tenerezza di una parola, la protezione di un gesto
rivolto a te.
Resti ore immobile a fissarmi, attraversi con lo sguardo il
mio muro di silenzi, adattando quel corpo agile e snello a qualsiasi spazio in
grado di sostenere la tua eloquente eleganza.
Vorrei saper leggere al di là delle parole che non sai
pronunciare, per chiederti quello che io non riesco a cogliere e che tu non osi
domandarmi. Invece resta il mistero delle fusa vibranti che mi penetrano dentro
attraverso la pelle, e sono sufficienti ad alimentare un legame che non
necessita di ulteriori comunicazioni.
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