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Visualizzazione dei post con l'etichetta Bancarelle

'Il cuore coraggioso di Irena' di D. Palumbo

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E il dolore dell'impotenza, ma anche dell'amore, lo vedevo io stessa anche negli occhi disperati di quelle madri che mi consegnavano i loro figli. Una bambina salvata, da adulta mi ha detto un giorno: <<Irena, le vere eroine della guerra sono state le madri come la mia. Le madri che hanno affidato i loro figli a degli estranei pur di avere una sola, piccola, infinitesimale speranza di salvarli>>. 'Il cuore coraggioso di Irena', di D. # Palumbo ( # ElectaYoung ), è una storia da brividi: quella di un'infermiera polacca, Irena Sendler, che ha salvato 2500 # bambini dal # ghetto ebraico di # Varsavia , durante la Seconda Guerra Mondiale. La storia viene raccontata da chi, mano nella mano con quella dolce, coraggiosa mamma, è passato attraverso le fogne per rincorrere un briciolo di speranza di sopravvivere. Gli occhi di quel bambino alternano al racconto la lettura delle pagine del diario di Irena. E' un incontro tra il passato ed il...

'La vita sessuale della donna brutta' di C. Tajes

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Avanti, siamo sinceri: a chi piace immaginare la vita sessuale di una donna brutta ? Cercavo un modo per ricominciare a leggere, dopo aver acquistato decine di libri ed averne aperti e subito dopo chiusi altrettanti. Cercavo anche un modo per sopravvivere al grigiore dell'autunno, semplicemente aggrappandomi ad una motivazione che, nelle ore di riposo, mi tenesse incollata al divano, sotto una coperta calda, con il gatto raggomitolato sulle mie gambe ed un tè caldo tra le mani. Ed ecco che mi è balzato agli occhi, tra le copertine a poco prezzo buttate alla rinfusa nel cesto della mia bancarella preferita, questo titolo accattivante, che prometteva pagine interessanti.  Le pagine sono state completamente all'altezza delle aspettative.  La donna racconta delle proprie, inaspettatamente numerose, esperienze con l'altro sesso, presentandole come uno studio condotto in prima persona per poterne poi trarre delle conclusioni. Mi ha fatto procedere tra le pagine a col...

'Nel giardino dell'orco' di L. Slimani

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Ho visto la copertina e mi è sembrato un romanzo erotico.  Ho letto la trama e mi è sembrato un romanzo erotico. Mi sono immersa nelle prime pagine e mi è sembrato un romanzo erotico. Un incipit diretto, crudo, che non lascia spazio all'immaginazione. Tuttavia, lo stile narrativo è da subito apparso agli antipodi di tale genere letterario: frasi brevissime, spezzettate, spesso senza verbo. Troppo aride per un erotico. Un abuso della parola "sesso" per riferirsi ai genitali.  Tempo verbale al presente, come qualcosa che si ripropone, si ripete, rivive, allo stesso modo in cui si ripresenta il comportamento compulsivo della protagonista. Alcuni aspetti della storia mi hanno davvero irritato: il modo in cui Adèle si rapporta al marito, come se non esistesse; il modo in cui il marito sembra completamente cieco alla realtà parallela che non vuole vedere; il modo in cui Adèle tratta il suo corpo, portandolo all'estremo, provandolo, torturandolo , annientando qua...

'Un treno pieno di vento' di Rae Meadows

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Ogni tanto mi godo il piacere di setacciare i banchi impolverati dei mercatini all'aperto, alla ricerca di trofei, meglio se sconosciuti, a basso prezzo. Cercando cercando, ho imparato, però, a prestare sempre una certa attenzione alla casa editrice: in questo caso, ho interpretato la scritta "Rizzoli" in fondo alla copertina come sinonimo di una certa garanzia (nonostante il refuso di Una piccola storia ignobile , che, mio malgrado, difficilmente riuscirò a dimenticare!). La trama, letta come sempre distrattamente, mi era parsa interessante: delineava, come suggerito dal titolo, uno scenario di bambini , orfani o in condizioni disagiate, trasferiti dalla New York dei primi del Novecento verso fattorie dislocate nel resto degli Stati Uniti, su lunghi treni pieni di visini impauriti.  Molto più attinente alla storia, posso affermare alla fine del romanzo, il titolo originale: Mothers and daughters . Intenso, ineluttabile, unico e sempre diverso appare, infatti...