Ogni tanto mi godo il piacere di setacciare i banchi impolverati dei mercatini all'aperto, alla ricerca di trofei, meglio se sconosciuti, a basso prezzo. Cercando cercando, ho imparato, però, a prestare sempre una certa attenzione alla casa editrice: in questo caso, ho interpretato la scritta "Rizzoli" in fondo alla copertina come sinonimo di una certa garanzia (nonostante il refuso di Una piccola storia ignobile , che, mio malgrado, difficilmente riuscirò a dimenticare!). La trama, letta come sempre distrattamente, mi era parsa interessante: delineava, come suggerito dal titolo, uno scenario di bambini , orfani o in condizioni disagiate, trasferiti dalla New York dei primi del Novecento verso fattorie dislocate nel resto degli Stati Uniti, su lunghi treni pieni di visini impauriti. Molto più attinente alla storia, posso affermare alla fine del romanzo, il titolo originale: Mothers and daughters . Intenso, ineluttabile, unico e sempre diverso appare, infatti...