Salsedine - Giallo al tramonto



Una folata di vento dalla finestra aperta scompiglia i capelli della donna, che armeggia di spalle. Volta soltanto la testa, il mento leggermente chinato sulla spalla e lo sguardo verso l'esterno, come a dare il benvenuto alla brezza che, frizzante, inonda la cucina. 
La lama lucente di un coltello attraversa il cuore di un’arancia, da parte a parte. Mille spruzzi invisibili saltano prima dalla scorza odorosa, poi dalla polpa; vibrano nell’aria, si tuffano sulle dita e si schiantano sul tavolo di legno. 
Gocce di acquolina invadono inevitabilmente la bocca di ciliegia. 
L’odore del pesce fresco sale liberandosi dalla ciotola profonda e, diffondendosi nell’aria, incuriosisce il naso rosa e distratto del gatto. Non si ode più il suono impercettibile della sua lingua ruvida contro il pelo delle zampe morbide. Le pupille si dilatano, le orecchie si drizzano e le vibrisse si aprono a ventaglio. Ora, si possono quasi percepire gli astuti passi muti verso le gambe nude della donna, contro la cui pelle, astutamente, il gatto strofina in sequenza la bocca, la guancia e la testa. Ne mordicchia, felice, i piedi scalzi, i quali  assorbono la frescura del pavimento lucido.
La donna asciuga le mani al grembiule e si affaccia alla finestra, allertata da un fischio leggero: sul viottolo circondato dai cespugli che si perdono a picco nel mare, un uomo che, sorridendo nel tramonto, alza il braccio in un saluto.

Libro vuol dire Libero 

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